Secondo il Global Pharmaceutical Market Report & Forecast: 2012-2017, attualmente il mercato internazionale dei farmaci ammonta a quasi 900 miliardi di dollari l’anno ed è destinato a crescere nel prossimo quinquennio al ritmo del 5%. La domanda di farmaci sarà però concentrata soprattutto nei Paesi a economia emergente, la cui incidenza sul mercato mondiale potrebbe passare dall’attuale 15% al 30%1. Verosimilmente tale domanda tenderà a prediligere l’acquisto di farmaci generici, a costo decisamente più basso rispetto a quelli di marca2. In tale quadro, un ruolo fondamentale sul panorama internazionale è ricoperto dall’India che da anni si è decisamente schierata dalla parte del diritto alla salute e dell’industria generica, favorendo le proprie aziende locali e guadagnandosi la fama di “Farmacia del Terzo Mondo”3. Emblematica di questa tendenza è la legge indiana sulla protezione della proprietà intellettuale, Indian Patent Act, in vigore dal 1970 e riformata nel 2005 alla luce della normativa internazionale in materia. Il Patent Act indiano ha contribuito alla creazione e allo sviluppo di un tessuto industriale manifatturiero nazionale nel settore dei farmaci e ha permesso la massiccia commercializzazione dei prodotti generici a prezzi di molto inferiori rispetto agli equivalenti ricoperti da brevetto, permettendo l’approvvigionamento di milioni di persone dei Paesi in Via di Sviluppo.
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